VINI TIPICI

I Vini della Valpolicella

Sotto profilo vitivinicolo la Valpolicella comprende tutto il territorio delimitato dall Adige (dal Ponte di Saval ad Ossenigo), dal Confine Trentino e dallo spartiacque con la Valpantena.
La Lessinia Centro orientale può vendere col nome di Valpolicella uno dei suoi cinque vini (Garda, Durello, Soave, Verona e “Valpolicella”) ma rimane Lessinia Centro Orientale, cioè Valpantena, Val di Squaranto, Mezzane, Illasi, Tramigna, Alpone. Nel 1966/68 con la risoluzione del prof.Trabucchi si estese l uso del nostro nome fino alla Val d Alpone nelle basse di Lavagno-Colognola-Soave fino a 28 mt s/m e questo da 40 anni genera dannosa confusione.
Contro ogni disposizione di legge venne estorto il nome a chi da 2000 anni l aveva costruito, coltivato e nobilitato, per darlo a chi mai ne ebbe titolo, uso o diritto di sorta.
L unico modo sarebbe quello di ricostituire la Denominazione “Valpolicella Storica” DOC.
Questo anche perche la Valpolicella e il suo Amarone sono la locomotiva enologica del Veneto.


Valpolicella Classico

Il Valpolicella Classico è prodotto dai terreni coltivati principalmente a Corvina, Rondinella e Molinara. Di maggior pregio e corpo con vitigno posto a mezzogiorno e conformazione del terreno in alta collina e bassa collina.
Colore rosso intenso, limpido, con profumo morbido di frutta, indicato per primi e secondi di cacciagione, e arrosti.
Di qualità Superiore dal colore rosso rubino, con profumo di mandorla amara, dalla gradazione più robusta.

Recioto

Vino passito, dal sapore dolce, da fine pasto, in abbinamento ideale ai dolci tipici, vino della festa.
Di colore rosso intenso quasi botte, tanninico, da mettere in rilievo il suo importante corpo dolce.
Prodotto con uve corvina, molinara e rondinella.
La vecchia tradizione lo vuole preparato usando la “recia” del grappolo d’uva, la parte più esposta al sole, da cui il nome.
Dopo la raccolta e l’appassimento delle uve per un periodo più lungo dell’amarone, si diraspano, si porta a macerazione e poi l’imbottigliamento. Il secondo tipo di recioto è a vinaggio bianco, ugualmente di corpo e importante struttura zuccherina.

Amarone

Vino secco in abbinamento ideale a primi piatti con intingoli di selvaggina, ai secondi importanti di carni rosse e cacciagione. Fine pasto per dolci asciutti.
Vino robusto nella struttura, ricco di aromi del legno dove ha riposato con affinamento anche decennale in botte, il sapore è subito caldo, coinvolgente con retrogusto armonioso di fraganze. Dopo la raccolta e l appassimento delle uve sulle “arelle”,

si diraspano e si macerano, poi in botti di legno di rovere per affinamento, quindi filtrato e messo a riposo.

La grappa

La graspa, il graspo, le vinacce da cui ne deriva il nome. Distillato di vinacce.
Oggi di varie qualità, non solo di vinacce, ma anche di uve dell’annata in corso, o di vini delle annate precedenti. Distillato dal colore chiaro trasparente, gusto deciso e coinvolgente, vi possono essere anche i tipi aromatizzati. Adatta per bagnare la “sbrisolona”. Gradazione dai 40 ai 60, la più apprezzabile la grappa di Amarone. Procedimento di distillazione, sia a fuoco diretto, che non.

Vin brule

Vino caldo del convivio delle feste invernali. I chiodi di garofano, boccioli di pianta sempreverde dell’Asia sud orientale, adatti per insaporire il riso steccando una cipolla, o per macerare carni rosse importanti o di cacciagione.
Vino classico, chiodi di garofano, cannella, zucchero, scorza di un limone e mezza mela. Una volta che inizia a fumare, bruciare l’alcool e portare a bollore. A piacere aromatizzato ulteriormente con coriandolo, semi di finocchio, bacche di ginepro…..ideale accompagnamento al pane d’uva ed alle castagne cotte alla brace….